La confraternita delle ombre – III parte

La confraternita delle ombre

Un punto di vista sulle teorie della cospirazione

di Sevak Edward Gulbekian.

libera traduzione dell’articolo Brothers of the Shadows – continua da qui.

Nel 1893, un inglese chiamato C. G. Harrison tenne sei conferenze per la Berean Society, un misterioso gruppo di “esoteristi cristiani”. Si può trovare la trascrizione di queste conferenze nel notevole saggio dello stesso Harrison: The Transcendental Universe (L’universo trascendente, N.d.T.). Si sa poco della Berean Society e dello stesso Harrison, sebbene agli abbia scritto altri due libri nella sua vita. Ciò che risulta evidente, è che Harrison – che parlava in difesa della Chiesa “alta” – avesse avuto accesso ad una fenomenale banca dati sul pensiero esoterico, e che inoltre fosse a conoscenza di una certa quantità di nozioni riservate. Nella sua seconda conferenza, parla non solo della “imminente grande guerra europea”, ma anche delle “caratteristiche nazionali” dei popoli slavi le quali avrebbero “consentito di svolgere su di essi esperimenti di Socialismo, politici ed economici che avrebbero altresì trovato innumerevoli difficoltà [d’attuazione] nell’Europa occidentale.1C. G. Harrison, L’universo trascendente, Temple Lodge Publishing, Londra 1993, pagg. 98-99. Si ricordi che queste conferenza furono tenute nel 1893 – 21 anni prima della Prima Guerra Mondiale e 24 anni prima della Rivoluzione Bolscevica!

Sebbene Harrison affermasse di essere un “teorico dell’occultismo” – ossia che al contrario di uno “praticante” non opera nessun rituale magico, con la conseguenza che egli non era pertanto membro di alcuna “loggia” – dal suo lavoro è evidente che egli rappresenta una corrente esoterica di pensiero che chiaramente difende l’establishment inglese. Come poteva sapere della guerra imminente, nonché degli “esperimenti di socialismo”, che avrebbero oppresso la Russia e gli stati circostanti per la maggior parte del ventesimo secolo? Se lui stesso, come ha affermato, non era un “occultista pratico”, è ragionevole supporre che abbia avuto contatti con persone che invece lo erano, e che abbia avuto accesso ai malefici piani dei gruppi segreti di cui sopra.

Il secondo e significativo gruppo di prove che in qualche modo offre un sostegno alle affermazione di Steiner circa una interferenza occulta nella politica mondiale, va cercato nell’edizione speciale del settimanale satirico The Truth (La verità, N.d.T.), uscito a Natale del 1890. Sotto il titolo “The Kaiser’s Dream” (Il sogno del Kaiser, N.d.T.), il settimanale mostrava la vignetta di una mappa corredata di commenti satirici. L’illustrazione si presterebbe a numerose osservazioni, tuttavia l’elemento più importante da evidenziare in relazione a quanto detto è che tutti i paesi europei sono mostrati come repubbliche, ad eccezione della Russia e stati limitrofi, definiti: “Deserto Russo”. Inoltre, la Germania è indicata con le parole “Repubbliche Tedesche” (al plurale, N.d.T.)! Questa mappa indica non solo una certa preveggenza – molto simile a quella di Harrison – del destino della Russia di diventare un “deserto” non solo culturale, ma anche economico, ma anche della futura divisione della Germania in due repubbliche. Il direttore della rivista, Henry Labouchere, era un massone. La sua incredibile previsione fu pura fortuna o, ancora una volta, aveva avuto accesso a notizie riservate o a piani di riassetto mondiale futuri?

È ovviamente possibile che gli esempi sopra riportati siano semplici colpi di fortuna o coincidenze… ma è alquanto improbabile. Questi esempi danno prova dell’esistenza di confraternite occulte che hanno l’obiettivo di manipolare la politica con piani funesti? Non si potrà mai sapere con certezza, ma è evidente che la prospettiva di Steiner offre molti spunti di riflessione e apre nuove importanti prospettive per la comprensione degli eventi mondiali.

Steiner le moderne ricerche sulla cospirazione

Dopo aver delineato l’idea di Steiner sulle confraternite segrete, vorrei ora cercare di mostrare come tale prospettiva possa inserirsi nella più ampia ricerca sulle cospirazioni a cui ho accennato in precedenza. Molti lettori avranno familiarità con il Circolo Bilderberg, il Council on Foreign Relations, e la Commissione Tri-Lateral, termini comunemente usati su numerosi siti web e decine di libri dedicati al tema del “governo mondiale” e dei già citati Illuminati. Per quelli che invece non lo sono, si darà una breve descrizione di queste organizzazioni.

Il Council on Foreign Relations (Comitato per le Relazioni Estere)

Fondato nel 1921, il Council è un gruppo di pressione di esperti indipendente che si occupa – per dirla con le sue stesse parole – della “scelte di politica estera affrontate dagli Stati Uniti e dagli altri governi”. In estrema sintesi, cerca di influenzare la politica estera degli USA attraverso contatti ad alto livello con politici e altri intermediari, con la produzione di pubblicazioni come l’influente periodico Foreign Affairs (Affari Esteri, N.d.T.).

La Commissione Tri-Lateral

Fondata nel 1973, la Commissione è spesso considerata come una sorella minore del Council. Fu creata con lo scopo di incoraggiare una più stretta collaborazione tra Giappone, Europa e Nord America, ovvero tra le nazioni industrializzate occidentali, e per portare avanti ciò che oggi chiamiamo “globalizzazione”. Il suo sito web oggi afferma che questa area è stata estesa per includere un “Gruppo Asiatico del Pacifico”, un “Gruppo del Nord America”, e un più ampio “Gruppo Europeo”, tra cui le nazioni dell’Europa orientale. Anche in questo caso, i membri sono i più alti leader del mondo degli affari, dei media, del mondo accademico, della pubblica amministrazione, ecc. provenienti dalle tre suddette aree.

Il Bilderberg

Il Bilderberg prende il nome da un hotel olandese in cui, all’inizio degli anni ‘50, avvenne il primo incontro sotto l’egida del Principe Bernardo (Bernhard van Lippe-Biesterfeld, dal 1937 principe dei Paesi Bassi e consorte della regina Giuliana dei Paesi Bassi, N.d.T.). La conferenza annuale ora si tiene a rotazione in uno dei Paesi della “Comunità Atlantica” (secondo l’Economist). Gli ospiti – circa 100 – comprendono Primi Ministri e membri di governo, governatori delle Banche Centrali, esperti di Difesa e altri esperti. Essi discutono di attualità, ma quanto viene detto non può essere divulgato all’esterno e – si suppone – sottoposto a una onesta critica.

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