Non dimenticare: le tappe dell’umanità.

Settecento anni fa sulla Île de la Cité veniva bruciato il corpo fisico di Jacques de Molay, Gran Maestro dell’Ordine dei Templari. Questo gesto esteriore rappresenta un forte segno dell’opera delle forze dell’Ostacolo contro il percorso evolutivo dell’umanità in Occidente.

Le ragioni di questo gesto, su cui si sono scritte e dette milioni di parole, vanno ricercate almeno cinque secoli prima. Nel periodo che va dall’VIII al X secolo sorgono infatti forti contrasti attorno alla figura del Cristo, in particolare tra la corrente Petrina (che aveva il potere esteriore della Chiesa Romana, e portava avanti l’aspetto essoterico dell’insegnamento del Cristo) e quella Giovannita (che invece rappresentava la continuità dell’insegnamento esoterico del Cristo). Questo fatto storico corrisponde al fatto spirituale del cambio di reggenza dall’Arcangelo Raffaele a Samaele (che è arcangelo marziale, destante quindi l’impulso della personalità). Sotto quest’ultimo sorge infatti l’Ordine dei Templari.

Tra i motivi occulti delle crociate c’era quello di creare una Chiesa di Gerusalemme, da contrapporre a quella di Roma, attraverso la quale andare alla ricerca delle origini dell’insegnamento esoterico, a Oriente. Questo corrisponde nell’uomo alla formazione dell’Anima Razionale e di quella Affettiva: la prima è identificabile con la comparsa della filosofia Scolastica di Tommaso d’Aquino, mentre la seconda è  individuabile nella contrapposizione che le viene fatta dalla mistica medievale. Da una parte vi è il rapporto col Cristo mediato dalla Chiesa Romana, mentre dall’altra c’è il rapporto diretto con lo Spirito Santo (la mistica, appunto) proprio di movimenti spirituali come i Catari, gli Albigesi e i Patarini (da notare come tutti questi alla fine furono annientati e distrutti, almeno sul piano storico-materiale).

Altro segno di questa sofferta nascita è la disputa che avviene in ambito filosofico tra i nominalisti (vicini alla Chiesa), come Bacone, e i realisti (“universalia sunt realia ante rerum”), tra cui Tommaso d’Aquino. Come si sa, prevalsero i primi, i quali in realtà gettano le fondamenta della moderna scienza materialistica. In quest’ottica il sacrificio dei Templari, simbolicamente identificato con l’emblematica morte del loro ultimo Gran Maestro terreno, rappresenta l’estremo tentativo di far riverberare sul piano eterico una luce per l’Anima Cosciente che potesse continuare a ispirare il cristianesimo esoterico che seguì.

L’uso della menzogna e della tortura per poterli incriminare, e al fine condannare, è quindi diventato la base dell’attuale scienza materialistica moderna, che perdura tutt’oggi da un punto di vista luciferico nelle suggestioni della televisione, della pubblicità, dell’economia (e a maggior ragione di questa inspiegabile manifestazione che è la crisi economica), e dal punti di vista arimanico nel potere, nella burocrazia e nella dipendenza dal denaro (uno Stato, come in Italia, che si appropria letteralmente del corpo fisico, con una pressione fiscale intollerabile). L’imperatore Filippo il Bello aveva infatti il dominio sul corpo, mentre il Papa Clemente V, sull’anima. Ma Dante dice: “sii tu stesso Papa e Imperatore, libero“. Oggi, lo Stato si appropria direttamente del corpo, mentre la Chiesa di Roma, con le parole suadenti di un “papa buono e povero” (ancorché gesuita), incanta e si appropria dell’anima.

Che senso ha parlare ancora di queste cose oggi? La verità occulta di quei lontani fatti storici, se indagata spiritualmente, mostra come all’ideale della regola entro l’Ordine Templare corrispondesse la Trinità entro il corpo sociale europeo. Ciò che essi fecero, compreso ciò che fu loro riservato durante la persecuzione e annientamento dell’Ordine, è un simbolo vissuto e vivente dell’incontro-confronto tra l’Anima Cosciente e il corpo fisico. I Templari furono ad esempio accusati di pedofilia e ogni sorta di altre nefandezze (accuse che venivano loro estorte solo sotto tortura). Esse si trovano infatti nel corpo fisico, che oggi è completamente anestetizzato dalla cultura del divertimento, della felicità a ogni costo, e da un’economia incancrenita che è solo un fetido simulacro del mondo di commercio da loro istituito.

Compito dell’Anima Cosciente è inspirare il male ed espirare il bene, richiamandosi a un equilibrio mercuriale, di cui una sana economia è solo un esempio esteriore, che porti i sui frutti in tutti gli ambiti umani, per arrivare alla vera triarticolazione sociale.

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