Scire. Potere. Audere. Tacere. (Zarathuštra)
La Natura non apre a tutti, indistintamente, la porta del santuario. Il discepolo della Scuola Occulta potrà sperare che esse gli si dischiudano a patto che non disprezzi le opere dei vecchi Filosofi, che studi i testi classici, fino a che non abbia acquisito una sufficiente e lucida visione che gli permetta di discernere i punti oscuri della tecnica operatoria.
Nessuno può pretendere di possedere il Gran Segreto se non accorda la propria esistenza al diapason delle ricerche intraprese. Non è sufficiente essere studioso, attivo e perseverante, se manca un solido principio, che sia una base concreta, se l’entusiasmo smodato accusa la ragione, se l’orgoglio tiranneggia il giudizio, se l’avidità si accresce alla fulva luce d’un astro d’oro.
La Scienza Misteriosa ha bisogno di molta equità, di esattezza, di perspicacia nell’osservazione dei fatti, di uno spirito sano, logico e ponderato, di una immaginazione viva ma senza esaltazione e di un cuore ardente e puro. Inoltre, essa esige la più grande semplicità e l’assoluta indifferenza nei confronti della scienza degli uomini, accettata per atto di fede sulla base della loro reputazione.
Essa vuole che i suoi aspiranti imparino a pensare poggiandosi esclusivamente su concetti arbitrariamente collocati a motivo del proprio agire (intellettuale e concreto), e pretende, che essi chiedano la verità dei suoi principî, la conoscenza della sua dottrina e la pratica dei suoi lavori alla Natura.
Con l’esercizio costante delle sue facoltà
d’osservazione e di ragionamento,
con la meditazione, il neofito
salirà i gradini che
conducono
al
SAPERE
L’imitazione ingenua dei procedimenti naturali,
l’abilità unita all’ingegnosità, le luci
d’una lunga esperienza gli
assicureranno
il
POTERE
Divenuto realizzatore, avrà ancora bisogno di pazienza,
di costanza, di volontà incrollabile. Audace
e risoluto, la certezza e la fiducia nate
da una solida fede gli
permetteranno
di
OSARE
Infine, quando il successo avrà consacrato tanti anni laboriosi, quando i suoi
desideri saranno esauditi, il Saggio, disprezzando le vanità di questo
mondo, si accosterà agli umili, ai diseredati, a tutti coloro che
lavorano, soffrono, lottano, si disperano e piangono
quaggiù. Discepolo anonimo e muto della Natura
eterna, apostolo dell’eterna Carità, resterà
fedele al suo voto di silenzio.
Nella Scienza, nel
Bene, l’Adepto
deve, per
sempre