Sono uno come tanti, sono solo uno che respira, perché – come diceva Marcel Duchamp – “ogni secondo, ogni respiro è un’opera d’arte che non è iscritta da nessuna parte, e che non è né visiva né cerebrale.“
Sono alla ricerca dell’essenza dell’individualità, sempre più libera dalla personalità. Da anni ormai sono solo A., senza altri fronzoli e orpelli. Il resto non mi appartiene, anzi, appartiene al mondo, simulacro dato in pasto a chi non può o vuole vedere che quello.
Non possiedo nulla, né beni materiali né verità, né tantomeno personalità. Anche perché prima o poi dovrò dismetterla, come un vestito sdrucito. E quel giorno voglio arrivare all’appuntamento leggero.
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