Conoscere il male per poterlo trasformare – III parte

Il Male nella Scienza dello Spirito

L’incontro con il male, cardine dell’attuale epoca evolutiva

In diverse occasioni, private o pubbliche, Rudolf Steiner ebbe modo di sottolineare quanto l’incontro con le forze del Male fosse importante per gli uomini dell’attuale epoca evolutiva, detta dell’anima cosciente. In un appunto privato per Eduard Schuré disse che:

All’interno dell’intero flusso, l’iniziazione di Mani, che ha anche iniziato Christian Rosenkreutz nel 1459, è considerata di un “grado più alto”; essa consiste nella vera comprensione della natura del male. Questa iniziazione e tutto ciò che comporta dovrà rimanere completamente nascosta alla maggioranza per lungo tempo a venire.1Rudolf Steiner, Marie Steiner-von Sivers, Briefwechsel und Dokumente 1901-1925: AUFZEICHNUNGEN RUDOLF STEINERS geschrieben für Edouard Schure in Barr im Elsass, September 1907, GA 262, noto come «Documento di Barr», pag. 15 e segg.

In un’altra circostanza pubblica disse anche:

[…] due misteri sono di speciale importanza per lo sviluppo dell’umanità nell’epoca dell’anima cosciente, nella quale viviamo dall’inizio del secolo XV. Essi sono il mistero della morte e il mistero del male.
[…] Il mistero del male appartiene infatti ai più profondi misteri della nostra epoca, ed è tale che, anche parlandone, si incappa in facoltà umane di comprensione ancor poco sviluppate.2Rudolf Steiner, Lo studio dei sintomi storici, GA 185, Editrice Antroposofica, Milano 1991. Conf. del 26 ottobre 1916 a Dornach.

Nonostante Steiner ci metta in guardia sul fatto che le facoltà di comprensione siano ancora poco sviluppate, in queste due affermazioni, come in molte altre che si possono trovare nella sua opera, pone fermamente l’accento sul fatto che in quest’epoca l’uomo è chiamato all’incontro individuale e ineluttabile con le forze del male, così come sono state caratterizzate nelle precedenti conferenze.

Origine, azione ed evoluzione delle forze del Male

Abbiamo infatti visto come, nella visione evolutiva della Scienza dello Spirito di Rudolf Steiner – che l’uomo, la natura, il cosmo intero, comprese le Gerarchie Spirituali che lo abitano – siano gradualmente entrate le forze dell’ostacolo.

Alla base di questo influsso abbiamo visto come ci sia stata una grande rinuncia compiuta da una parte di una “gerarchia regolare”, le Virtù, a seguire la corretta evoluzione, con ciò compiendo paradossalmente il volere divino attraverso il male per sviluppare il più forte bene. Dice infatti Rudolf Steiner:

Nel periodo intermedio tra l’evoluzione di Giove e quella di Marte (tra l’antico Sole e l’antica Luna), a un certo numero di entità appartenenti alla sfera delle Virtù fu ordinato, se mi è lecito esprimermi così, d’intervenire in modo da porre ostacoli al processo evolutivo invece di favorirlo. Questo fatto è quello che
abbiamo imparato a conoscere come la lotta nei cieli.3Rudolf Steiner, Gerarchie Spirituali e loro riflesso nel mondo fisico, GA 110, Editrice Antroposofica, Milano 1998, pag. 156.

Queste Virtù, che Steiner chiama esplicitamente le “Divinità degli ostacoli”,4Ibidem. furono le responsabili della “seduzione” delle entità luciferiche, che sono Angeli rimasti indietro durante il gradino di evoluzione che svolsero sull’Antica Luna.

A partire dall’epoca lemurica, che è uno dei sette grandi periodi evolutivi chiamati “razze radicali” dell’attuale incarnazione planetaria durante il quale l’uomo rivive l’evoluzione della cosiddetta Antica Luna, queste entità luciferiche hanno iniziato ad agire rendendo “più basse” le passioni, gli istinti e le brame degli uomini, facendo però sorgere al contempo nell’uomo la “speranza della libertà”.5Cfr. Rudolf Steiner, Influssi luciferici, arimanici, asurici, conferenza tenuta a Berlino il 22 marzo 1909

Esse operano sull’anima senziente, ispirando il massimo egoismo nell’uomo per portarlo al fanatismo, all’odio, al rancore, e verso tutto ciò che può esaltare il sentire umano come forza d’amore egoistica in tutti i campi quali l’arte, la conoscenza, ecc., in cui l’uomo è indotto ad agire solo per il proprio godimento personale, e non per mettersi al servizio dell’evoluzione del mondo.

A fronte di questo evento, che viene rappresentato con la cosiddetta “cacciata dal Paradiso”, le gerarchie che dirigono la corretta evoluzione dell’uomo, hanno dovuto introdurre nell’esistenza la malattia e il dolore.

Successivamente, dalla metà dell’epoca atlantica, hanno iniziato ad operare le forze arimaniche, dal nome della divinità zoroastriana Ahriman (Angra Mainyu), che sono arcangeli rimasti indietro durante il loro gradino evolutivo sull’Antico Sole.

Esse impediscono all’uomo di riconoscere le entità spirituali che vivono dietro a qualunque realtà sensibile. In questo modo l’uomo ha la parvenza che tutto ciò che gli appare ai sensi sia di sola natura materiale. Questo influsso ha portato nell’uomo la possibilità dell’errore di giudizio, che Rudolf Steiner definisce anche “peccato cosciente”. Ma oltre a ciò, gli strumenti di cui si servono queste entità sono la paura, la menzogna, l’inganno.

La compensazione a questa possibilità di errore è stata introdotta delle gerarchie spirituali sotto forma del karma. Attraverso la “legge del pareggio” all’uomo viene data la possibilità di compensare le ingiustizie, gli errori e tutti quei “peccati” che commette coscientemente in virtù dell’esposizione alle forze arimaniche. Questa possibilità di pareggio è potuta fluire nell’uomo a condizione che egli facesse l’esperienza della morte, così come la conosciamo oggi.

La terza e ultima schiera di spiriti ostacolatori sono i cosiddetti “asura”, che sono delle Potestà (o Archai) rimaste indietro durante l’evoluzione dell’antico Saturno. Esse in futuro entreranno nell’evoluzione umana in modo sempre più invadente e persuasivo nella parte più essenziale ed intima dell’anima umana, vale a dire nell’anima cosciente. La loro azione malefica distruttrice dà luogo a quelli che nel Vangelo sono chiamati i “peccati contro lo spirito”, che sono gli unici che non verranno rimessi.6Cfr. Mc 3,28-30: «“In verità vi dico: tutti i peccati saranno perdonati ai figli degli uomini e anche tutte le bestemmie che diranno; ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo, non avrà perdono in eterno: sarà reo di colpa eterna”. Poiché dicevano di lui: “È posseduto da uno spirito immondo”, per questo non è in grado di perdonare».

Le due Trinità

Questa trinità delle forze del male si contrappone in maniera simmetrica alla Trinità divina di Padre,
Figlio e Spirito Santo. Il senso di questa contrapposizione risiede nel fatto che se la prima opera affinché ci siano tutte le condizioni perché l’uomo possa essere libero, la seconda invece opera affinché tali condizioni vengano meno.

È però importante ribadire che il male non è la possibilità di omettere la libertà derivante dagli ostacoli evolutivi posti da questa trinità, ma è la sua omissione reale, che è solo in mano all’essere umano quando decide di soccombere alla loro seduzione.

La Trinità divina opera a favore della libertà in questo modo:

  • il Padre è quell’Essere Divino che si manifesta nel creato; operando nella natura, Egli crea in continuazione le condizioni esterne affinché la libertà sia possibile e allo stesso tempo omissibile;
  • il Figlio, il Cristo, è l’Essere Divino che opera dentro all’anima umana perché, nell’autocoscienza, l’uomo possa trovare un costante anelito alla libertà. Egli pone quindi le condizioni interiori necessarie alla possibilità della libertà;
  • l’Essere chiamato tradizionalmente Spirito Santo è il responsabile della costante possibilità di attuazione della libertà. È la trasformazione stessa della potenzialità in atto. Non è un’esperienza mistica, ma è la contrario quanto di più reale si possa pensare della libertà in quanto creatività individuale dello spirito umano.

In maniera esattamente opposta, la trinità degli ostacolatori opera affinché vengano poste concrete
condizioni di omissione della libertà da parte dell’uomo.

Arimane opera sulle condizioni esterne, incatenando l’uomo all’illusione che il mondo fisico, la Maya, sia l’unica realtà esperibile, e solo per via sensoriale. Egli prospetta all’uomo un “amore senza libertà”, un possesso vorace del mondo, che si manifesta nel singolo ad esempio con le brame di potere, denaro, oggetti materiali, nella natura con la distruzione indiscriminata per fini di lucro, e nella società con leggi e strategie economiche che mirano alla sottomissione dei popoli.

Le condizioni interne all’uomo poste dall’azione del Cristo sono rese omissibili da Lucifero attraverso l’egoismo. In tal modo egli spinge l’uomo all’isolamento, alla rottura di qualunque forma di solidarietà verso gli altri esseri umani, in una “libertà senza amore” per il prossimo, sostituito invece da uno sfrenato ed esaltato interessamento verso se stesso, verso le proprie possibilità di elevazione interiore, ignorando il destino della Terra e degli altri uomini.

L’ultima entità ostacolatrice, l’Essere di Asura, è quella di cui si può leggere in forma simbolica nell’Apocalisse. Essa agirà direttamente contro lo Spirito Santo attaccando il nucleo spirituale dell’essere umano nelle dimensioni di libertà e di amore al contempo. Il significato del passo evangelico sopra citato, risiede nel fatto che l’uomo, soggiacendo a questa forza e omettendo sé stesso, perderà o distruggerà parti del proprio nucleo spirituale, che non potranno perciò venire rigenerate. Tali forze, essendo rimaste indietro nell’epoca dell’Antico Saturno, attaccheranno proprio ciò che all’uomo fu donato in quell’epoca dal sacrificio delle Virtù, e cioè le forze di calore.

Note[+]

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fonire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o clicchi su "Accetta" permetti al loro utilizzo.

Chiudi