Leggere le immagini dell’Apocalisse – II parte – X conferenza

DECIMA CONFERENZA

Kristiania, 19 maggio 1909

Abbiamo visto come lo scrittore dell’Apocalisse indichi che nella quinta epoca, dopo la guerra di tutti contro tutti, appariranno persone in vesti bianche; e che la sesta epoca è caratterizzata dal fatto che la terra subirà grandi scosse e terremoti a causa del materialismo, e che gli esseri umani spirituali saranno portatori di un sigillo.

Dobbiamo sottolineare che, come nelle precedenti incarnazioni planetarie gli angeli o angeloi sono passati attraverso il loro stadio umano, anche l’umanità deve elevarsi nel corso della sua evoluzione. Oggi, ciò che osserviamo come natura è una creazione degli dei. In futuro, anche l’essere umano compirà azioni divino-spirituali. Stiamo parlando del tempo in cui l’essere umano avrà già iniziato a lavorare con la magia dalla periferia della terra, fuori dal regno dell’invisibile. Tuttavia, ci saranno anche quelli che si sono incatenati alla materia, in contrapposizione con gli esseri umani portatori del sigillo. Queste persone materialiste saranno state spinte verso il basso. Ecco perché lo scrittore dell’Apocalisse vede le persone spiritualizzate che si librano in alto, e gli altri legati alla materia in basso. Lo vede molto chiaramente nel momento in cui viene rotto il settimo sigillo, che svela la visione del futuro.

Poi viene l’epoca dei successivi sette periodi di cultura. Qui lo scrittore dell’Apocalisse vede il devachan e sente l’annuncio profetico come uno squillo di trombe. Gli esseri umani guarderanno dall’alto la terra stessa che è diventa sempre più materiale; solo l’umanità più grossolana rimarrà su di essa. Essa sarà in uno stato caotico, e sarà visibile il tumulto delle passioni degli uomini materialisti, che si è realizzato in un duplice ciclo di sette epoche cadauno.

Nel primo periodo di questa ultima grande epoca di cultura terrestre, al suono della prima tromba, la terra diventerà un luogo desolato, come ci viene descritto nel settimo versetto dell’ottavo capitolo.1 Al suono della seconda tromba una montagna di fuoco cadrà nel mare. Alla terza tromba cadrà dal cielo una grande stella, bruciando come una torcia e renderà amara la vita sulla terra. I sensi delle persone che vi abitano si indeboliranno; il sole, la luna e le stelle si oscureranno. Risuoneranno tre grida di dolore, poi arriveranno gli ultimi tre stati fisici. Una stella cadrà dal cielo e la terra sarà in un tale tumulto che diventerà desolata, un luogo di punizione per coloro che sono cresciuti con essa. Quando suonerà la sesta tromba, un angelo parlerà dal cielo: «Libera i quattro angeli incatenati sul grande fiume Eufrate». (Ap 9:14) Qui si fa riferimento a chi sulla terra non ha coltivato la spiritualità. Le persone che hanno accolto in sé il principio Jahvè-Cristo si riapproprieranno della loro individualità; ognuna di loro si eleverà al di sopra di ciò che rimarrà come un’anima di gruppo. Le anime di gruppo che resteranno, andranno a formare i ruscelli e mari del mondo astrale, ovvero il corpo astrale brillerà e risplenderà, proprio come oggi le piccole masse individualizzate dei popoli formano i ruscelli dell’anima di gruppo nell’astrale. L’insegnamento del Cristo fluirà verso l’Eufrate: l’insegnamento dell’individualità umana, che ha illuminato i corpi astrali degli uomini attraverso l’impulso luminoso del Cristo. L’immagine dell’apocalista che divora e inghiotte il libro è rappresentata nel quarto sigillo rosacrociano.

Tali cicli, come abbiamo già visto nell’evoluzione della terra, si ripetono continuamente. La cultura atlantidea risorgerà al tempo dei sigilli, spiritualizzata ed elevata, perché allora l’umanità avrà riconquistato coscientemente la chiaroveggenza. Nell’epoca delle trombe risorgerà l’epoca lemurica; gli esseri umani saranno vicini a Dio e si saranno completamente spiritualizzati. Nell’epoca lemurica la terra era ancora immersa nell’elemento fuoco. Gli esseri umani vivevano nel fuoco prima di scendere in una natura corporea densa, e questo si ripeterà a livello spirituale. Quando la settima tromba suonerà, sull’umanità scenderà una specie di stato di beatitudine. Allora arriveremo alla ripetizione dell’epoca in cui il sole si separò dalla terra. L’essere umano e la terra saranno evoluti al da potersi ricongiungere con il sole. La terra passerà in quello che viene chiamato lo stato astrale. Gli esseri umani in grado di vivere nel mondo astrale porteranno in alto con sé la parte più sottile della terra e si uniranno al sole. La parte grossolana della terra si unirà alla luna per formare una specie di nuova luna. Ritorneranno le condizioni prevalenti durante l’era iperborea, ma ad uno stadio evolutivo superiore. Ciò è rappresentato dalla donna vestita di sole con la luna ai suoi piedi. Le bestie che sorgono dal mare o cadono dal cielo appartengono a tutta questa corrente evolutiva che viene raffigurata come un’immagine che cattura un istante di quell’epoca.2

Zarathustra si riferiva ancora all’essere Cristo, che lavora nelle regioni centrali della terra dall’evento del Golgota in poi, unito al pianeta terra, dopo avervi lavorato dal sole, nelle epoche precedenti. È il potere di Cristo che è sceso dal sole e ha chiamato a sé la parte più significativa dell’umanità terrena, unendola nuovamente al sole. Ma ha un avversario – ogni essere del genere ha un avversario. Cristo è lo spirito buono, l’intelligenza solare; l’avversario è il demone solare. Alcune forze che lavorano costantemente sul corpo astrale umano provengono dal demone solare. Questo demone del sole è l’avversario dello spirito del Cristo e si chiama Sorat. In passato, nelle scuole cabalistiche occulte, c’era l’abitudine di scrivere numeri al posto delle lettere. Le lettere che compongono il nome Sorat, il demone del sole, danno il valore di 666. Nell’immagine che troviamo in Apocalisse 13:11-18 il demone solare si rende manifesto.

Ha due corna, come di agnello. Lo scrittore dell’Apocalisse descrive il segno della bestia. Già all’inizio dell’Apocalisse dice chiaramente che sta descrivendo tutto in segni, quindi aggiunge: per risolvere questo enigma è necessaria la saggezza. Nelle scuole occulte il numero della bestia è stato spiegato così, da veri conoscitori che non ne danno una spiegazione materialistica. Sentiamo come gli elementi peggiori e più grossolani vengono espulsi e come la parte più nobile e spiritualizzata dell’umanità rimane unita al sole. Il corpo umano nuovamente spiritualizzato può allora essere di nuovo un tempio per l’anima.

1«Il primo suonò la tromba: grandine e fuoco, mescolati a sangue, scrosciarono sulla terra. Un terzo della terra andò bruciato, un terzo degli alberi andò bruciato e ogni erba verde andò bruciata.»

2Si veda Ap 12:1 – 13:10.

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