QUARTA CONFERENZA
Kristiania, 13 maggio 1909
Nelle lettere alle sette chiese dell’Apocalisse, troviamo un ritratto delle grandi epoche principali delle sette ere post-atlantiche, dal grande diluvio atlantico fino all’evento chiamato “la guerra di tutti contro tutti”.
Considereremo ora alcuni passaggi importanti delle lettere in modo da mostrare l’ampiezza della visione di Giovanni. Egli proveniva da un’epoca culturale in cui molto era ancora dato per scontato, tanto che, oggi, ciò potrebbe apparire forzato alla coscienza ordinaria.
La forza direttrice che stava dietro a queste epoche di cultura è rappresentata dalle sette stelle nella sua mano. Se osserviamo l’epoca culturale che considerava il mondo esteriore come maya o illusione, vi troviamo il coro dei sette santi Rishi, che guarda al Vishva Karman. Lo scrittore dell’Apocalisse lo ritrae come l’essere che tiene la saggezza delle sette stelle nella sua mano. Lo scrittore dell’Apocalisse deve soprattutto guardare dentro al futuro. Siccome si sta rivolgendo ai discendenti delle epoche culturali atlantiche, fa appello a ciò che vive nei loro ricordi. Perciò chiama Nicolaiti i rappresentanti della magia nera, quelli che sono esclusi dalla comunità che ha preservato il “primo amore”. Di conseguenza, dice che coloro che hanno sempre evitato di rimanere intrappolati nella materia saranno quelli che in futuro potranno evolversi. Coloro che ascoltano questo monito troveranno facilmente la loro strada nel mondo spirituale.